Presepe d'InCanto

la storia

L'idea

Il Presepe D’ InCanto  nasce da un idea di Leonardo Bruno, stimolato dalle profonde considerazioni sul silenzio da Don Calogero La Placa, e vuole interpretare la memoria dei sensi e delle percezioni, del territorio che lo circonda attraverso le più ampie testimonianze, un libro aperto da interpretare nel modo più soggettivo possibile da chi lo legge, una ricomposizione di questo complesso spirito attraverso i frammenti che lo compongono. Il presepe racconta attraverso una tecnologica installazione video, lo spettatore rimane in ascolto: come nei migliori racconti, ma nello stesso tempo diventa partecipe grazie sia all’ambientazione video/sonora che grafica (video mapping). L’installazione diventerà quindi fonte da cui attingere e depositare cultura, un “museo” che non finisce mai di stupire; in continuo e perenne movimento come lo stesso scorrere dell’acqua.

 

Luogo quindi di riscoperta

dove tornano a rivivere sensazioni diverse, antichi sapori e vecchie leggende, (miti e leggende) questa volta pero vivendole all’interno di esse. Racconti per immagini, dove una sequenza continua di riproduzioni multimediali, di filmati attuali, di grafica esplicativa, genera una forma di coinvolgimento su temi non proprio consueti, ma di grande spessore culturale, storico e sociale. Una specie di squarcio sulla complessa realtà della cultura siciliana, un rivivere a 360 gradi la propria storia, il proprio passato attraverso le tecnologie più moderne. L'indagine visiva e percettiva cercherà quindi di approfondire e di mettere in relazione i temi più diversi, le situazioni più apparentemente insignificanti. Ecco quindi che da mille frammenti multimediali emergere il carattere intrinseco del territorio. Riportare quindi i frammenti in relazione tra loro, ricombinarli per ricostruire una realtà che avvolge è compito del visitatore / spettatore.

Il Presepe d’InCanto

è stato pensato come paesaggio dell’anima, dove le suggestioni e le emozioni saranno elemento da traino per il coinvolgimento emotivo del visitatore. Un viaggio emozionale, composto da tappe successive e consequenziali, che in un ottica di valorizzazione del territorio e del patrimonio artistico culturale, darà vita ad un percorso che interesserà un edificio dall’alto valore artistico al fine di ricreare un ipotetico viaggio verso la grotta. Molteplici saranno quindi i risvolti di tale scelta, che creerà un percorso all’interno del paese che diverrà quindi “location” del presepe stesso, l’ installazione, pur mantenendo il valore intrinseco si proporrà con diversi linguaggi garantendo così una più variegata proposta di stilemi. Luogo di incontro di artisti che, condizionati dalla magia delle alture e dal silenzio della montagna, liberamente si esprimono.

Perfetto equilibrio tra arte, riflessione, tecnologia.

Hanno partecipato nelle edizioni precedenti:

Mirella Mascellino, Bartolo Gugliuzza, Giovanni Cannatella, Gandolfo Pagano, Stefano Albanese, Giovanni D’Angelo, Moffo Schimmenti, Paolo Cassaniti, Eliana Geraci, Alessandro De Lisi, Santi Cicardo, Nicolò Renna, Ruggiero Mascellino, Giovanni Mattaliano, Amici del teatro di Enna (Carlo Greca, Elia Nicosia e Marta Mingrino), Totò Di Grigoli, Alessandro Valenza, Santo Li Puma, Ignazio Sauro, Sine Nomine, Francesco Parrino, Emanuele Bunettu, Francesco Bunetto, Vincenzo Morteo, Francesco Buzzurro, Mario Incudine, Anita Vitale, Domenico Riina, Alfredo Lo Faro, Dn Calogero La Placa, Nicola Di Grigoli, Biagio De Luca, Francesco Crivello, Giovanni Dio Guardi, Alessandro Di Martino, Vincenzo Mancuso, Orazio Maugeri, Rosario Gagliardo, Lucia Chirico, Aida Satta Flores, Erina Lo Verde, Roberto Terranova, Dixieland Sterika,  Serena Lao, Francesco Cafiso, Gruppo Gurafo di Raffo, Gaetano La Placa, Sergio Bruno, Giuseppe Bruno, Matteo Mancuso, Arianna Velardi e i bambini di Fasanò e Pianello, Quinto Spazio, Giuseppe Vasapolli, Elisabetta Giammanco, Leonardo Alleri, Teatro della Rabba, Maurizio Lanzalaco, Antonio La Placa, Padre Antonio Raimondo, Michele Piccione, Maria Angela Vacanti, Rita Bua, Antonio Vasta, Giovanni Buzzurro, Davide Urso, Flora Faia, Salvatore Clemente, Mimmo Ariosto, Katia Raineri, Tarcisio Focarino, Santo La Placa, Pietro Attinasi, Arianna Attinasi, Sandrine Raimondi, Quinto Spazio, Salvo Lo Vecchio, Giancarlo Guerrieri, Antonella Arancio, Salvatore Ribaudo.